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Ape Sicula

Ultimo Aggiornamento: 02/04/2014 01:01
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02/04/2014 00:56

Ape Siciliana (Apis millifera sicula)
L’Ape Siciliana è una sottospecie dell’Ape comune e si differenzia per il suo colore scuro e per la dimensione delle ali più piccole. La colorazione più scura è dovuta alla colorazione bruna addominale.
Questa mattina nei pressi delle mie tre arnie, ho notato un grosso sciame appeso ad un ramo di un albero,(sicuramente sciamato tra una vecchia arnia delle mie) e cosi’ poiché avevo ancora conservata una vecchia arnia da diversi anni, li ho sistemati all’interno, ed alla fine di questa stagione con quattro arnie posso prendere più miele.
Una volta questa passione oltre al suo lavoro, l’aveva pure mio padre.
Dal 1965 al 1990 si dedicava a questi insetti, aveva circa 80 alveari all’antica e di forma rettangolare allungata, prendeva il miele due volte l’anno, la prima volta verso il 10 giugno quello millefiori e poi il 10 settembre quello di eucaliptus e di alcuni fiori estivi,per un totale di circa 600-700 kg. di miele, ed allora mia madre lo vendeva privatamente ai vicini e conoscenti che lo sapevano ed andavano ad acquistarlo nelle loro abitazione.
Ricordo che le api autoctone nostrane di allora delle zone di Caltanissetta erano di un colore grigio scuro sprovvisto di fasce, anche se in altri posti della Sicilia esisteva pure l’ape nera (apis millifera sicula) e che successivamente con l’importazione da parte di altri allevatori di altre razze di api europee fasciate e di altre nazioni in questi luoghi,le nostre Api si sono ibridate ed adesso di quella razza originale più scura non se ne notano più.
Questa passione l’aveva ereditata un mio fratello che lavora in Toscana e che tutt’oggi si ci dedica con le moderne arnie.
Io non mi ci sono mai dedicato prima, anche perché con il mio lavoro sono stato fuori sede per diversi anni e in diversi altri posti.
Alcuni anni fa mentre mi trovavo nei pressi di Butera alla ricerca di galline nostrane e cani di mannara, strada facendo, notavo uno nuovo sciame di Api appesi ad un rametto di ginestra sul ciglio della strada, e cosi con una forbice tagliai il rametto con il grappolo di Api, li avevo sistemati in un sacco di stoffa che avevo in macchina e poiché in quel posto dove mio padre li allevava erano rimaste due vecchie arnie vuote da circa vent’anni, in uno di quelli sistemai quello sciame, e dopo alcuni mesi notai che nell’altra arnia vi erano pure altre Api, (sicuramente qualche nuovo sciame da quelli li sistemati), e cosi avevo comprato una tuta ed alcuni attrezzi e dopo alcuni mesi avevo preso il primo miele e che continuo ha prendere per due volte nell’arco dell’anno .
Visto che adesso mi sono un po attrezzato e con il nuovo sciame di questa mattina, posso avere ha disposizione più miele per fare i dolci, e per metterlo nel latte la mattina.
Per quando riguarda gli altri appassionati apicoltori che allevano le loro Api nelle moderne arnie, e con tutte le attrezzature moderne, il miele nel periodo più produttivo lo possono prendere più volte nell’arco dell’anno. Mentre io che sono un appassionato amatoriale, e non faccio commercio, il miele lo userò solo per gli usi familiari.
Sotto,lo sciame di questa mattina ed una vecchia foto del 04.09.1973 di Salvatore A. vecchio apicoltore del Nisseno con le sue vecchie arnie di Api all'antica di allora.
[SM=g7422]
[SM=g7398]
[Modificato da Salvo Amico 02/04/2014 01:01]
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