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Viti nostrani coltivati una volta dai nostri nonni nelle campagne del Nisseno

Ultimo Aggiornamento: 20/08/2014 13:33
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18/08/2014 23:54

La Vendemmia
Una volta,i nostri nonni quando effettuavano la vendemmia,invitavano diversi amici e parenti, di cui tantissimi uomini e donne, anziani e giovani, poi a mezzogiorno si mangiava per terra in mezzo alla vigna tutti insieme, pane, vino, pizzette e spincione cucinati in campagna nel vecchio ed antico forno a legna dalle nostre nonne, ed allora vi era vera aria di festa, con tutta quella gente, con tutte quelle bellissime naturali è genuine ragazze di cui tante contadinelle, e nell'occasione della vendemmia, tanti ragazzi è ragazze si conoscevano, e successivamente si facevano fidanzati.
Poi nel pomeriggio quando si terminava la vendemmia, si trasportavano i cufina chini di racina (i cestoni pieni di uva) nel proprio e locale parmento, e con i piedi ed i scarponi o stivali, si pestava per diverse ore tutta l'uva e si faceva il mosto, dopodicchè si sistemava nella apposite botti di Castagno e di Rovere, e poi si faceva fermentare per diversi giorni al naturale, si metteva sempre all'interno del buco di chiusura delle botti la "Muscatiddara" (la Salvia moscata), e cosi' gli dava un gusto particolare al vino.
Sotto, la Salvia moscatella.
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