Il Monte Catria appennino centrale

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Enrico(12) facciabianca
00giovedì 1 agosto 2013 12:36
Il Monte Catria è una montagna alta 1701 m.

Il Gruppo del Monte Catria comprende inoltre altre cime minori: il Monte Acuto (1668 m), le Balze degli Spicchi (1526 m), il Corno di Catria (1186 m), il Monte Tenetra (1240 m), il Monte Alto (1321 m) e il Monte Morcia (1223 m). L'altimetria segna dunque le quote più elevate di questa parte settentrionale dell'Appennino umbro-marchigiano; le vette del Monte Catria e del Monte Acuto sono peraltro le più alte nel tratto appenninico compreso tra la catena dei Monti Sibillini a sud e l'alto Appennino bolognese con il Corno alle Scale (1945 m), a nord.

Le rocce che costituiscono il monte sono le stesse degli altri monti dell'Appennino umbro-marchigiano. Si tratta di sedimenti calcarei e calcareo-marnosi di origine marina, risalenti al Mesozoico (Giurassico e Cretaceo); hanno aspetto stratificato e contengono numerosi fossili. All'interno della "Corniola" di età pliensbachiana, sul versante Ovest del M. Acuto, si possono trovare vari ammoniti caratteristici, tra cui quelli del genere Catriceras (etimologicamente "corno del Catria"). Tale genere venne proposto nell'anno 1978 in un articolo pubblicato nel Bollettino della Società Palentologica Italiana. Ha ottenuto il riconoscimento internazionale solo recentemente come importante fossile guida dl Pliensbachiano mediterraneo (vedi anche discussione di questa voce).


Si trovano piante e boschi di abete, faggio, acero montano, acero riccio, leccio, ginepro, carpino bianco e carpino nero, sorbo montano, orniello, roverella, nocciolo, olmo montano, tasso e tante altre specie. Da ricordare per la loro rarità tra gli arbusti l'onicino, la rosa spinosissima, la dafne olivella, la ginestra stellata, il cotognastro minore, l'uva spina, il crespino e l'efedra. Le zone pedemontane sono ricche di querce, noci, ciliegi, meli e castagni.

All'interno delle faggete, fresche ed umide, prosperano come arbusti il bel sigillo di Salomone, il più raro sigillo di Salomone verticillato, l'erba gialla, e, ai margini dell'area boscata, il ribes alpino, e il ranno alpino.

Qua e là spuntano anche agrifoglio, rovi e piantine di fragole e more; tra i fiori, il bucaneve, le primule, le orchidee, i mughetti, i narcisi, i crocus, le genziane, le potentille, i myosotis alpini e le viole di Eugenia; di grande interesse e valore sono anche le specie vegetali che crescono negli ambienti rocciosi, nei macereti e nei prati sassosi del Gruppo del Catria per le quali sono state distinte ben 8 aree floristiche protette della Regione Marche.

Si possono vedere al pascolo in molti esemplari: muli, cavalli della autoctona razza, mucche della razza marchigiana, pecore, capre; pericolose insidie sono costituite dalla presenza delle vipere; volteggiano nei cieli diverse coppie di aquile reali, i falchi, gli sparvieri e gli astori, numerosi gheppi; nei boschi i gufi reali, gli allocchi, i barbagianni e le poiane; fino alle zone pedemontane sono inoltre presenti il picchio nero e il picchio rosso, minore e maggiore. Tra i volatili, sono accertati anche i rari coturnice appenninica e fringuello alpino. Una rarità è anche la presenza dello "scazzone" (Cottus gobio), piccolo pesce che necessita di acque purissime - protetto addirittura dalla Comunità Europea poiché rappresenta un relitto glaciale - il quale popola con i gamberi di fiume ed i granchi le acque dei torrenti del massiccio montuoso. Nei freddi torrenti inoltre, fra gli anfibi, sono accertati la rara salamandrina dagli occhiali, il geotritone e la rarissima salamandra pezzata; verso valle, quando i letti dei torrenti si allargano, si aggiunge la presenza delle trote. Inoltre, nelle estese aree boschive e nelle secolari faggete ad alto fusto, è numerosa la presenza di volpi, scoiattoli, faine, tassi, gatti selvatici, donnole e martore; diffusi anche, ormai in forma stanziale, diversi branchi di cinghiali, mufloni, caprioli e daini.

Un cenno a parte merita il daino, in quanto non è originario della fauna italiana; la sua presenza è dovuta interamente ad introduzioni. In particolare, i numerosi daini presenti sul Catria sono sicuramente il risultato dell'uscita degli animali dai recinti di allevamento della zona del vicino monte Strega, esistenti da oltre mezzo secolo, e di vari ripopolamenti con provenienza degli animali forse jugoslava.

Infine è ormai consolidata la presenza del re dell'Appennino: il lupo. Questi, solitario o in branco, si spinge sempre più spesso fino ai primi paesi pedemontani della zona, dove in inverno, cercando cibo, spesso preda anche pollame e piccoli animali domestici. Negli ultimi anni, si sono infatti registrati diversi episodi nelle località Foce e Caprile, frazioni di Frontone e nei paesi di Chiaserna e Fossato, nel comune di Cantiano. Inoltre, vi sono stati diversi avvistamenti nei pressi dell'Eremo di Fonte Avellana.
micheleravazza1968
00giovedì 1 agosto 2013 21:22
Bei posti.belle foto.ti confesso che con l'AFA di questigiorni un giretto da quelle parti non mi dispiacerebbe affatto
Enrico(12) facciabianca
00giovedì 1 agosto 2013 21:54
ah ah, se un giorno capiti Michele ti consiglio di visitarlo, è un posto bellissimo e pieno d'acqua e di verde, ti piacerebbe molto [SM=g7148] [SM=g7398]
micheleravazza1968
00giovedì 1 agosto 2013 22:00
Lo terro'' sicuramente presente anche perché la tua regione, e' una di quelle che in futuro vogliamo assoluta mente visitare
Enrico(12) facciabianca
00giovedì 1 agosto 2013 22:09
è collinosa, le montagne sono molto belle, specie i sibillini a sud, la costa poco...le colline sono caratteristiche, il paesaggio tipico è così

nuovo.turismo.marche.it/Portals/0/immagini_italiano/filott...
www.brombolona.it/agriturismo_regione_marche/agriturismo_regione_march...

non a tutti piace, anzi dopo un po' stufa la Liguria invece credo sia bellissima, appennini, alpi e mare.. dalle mappe poi è tutta verde! e fresca! che paradiso, pochi abitanti e tanta natura!

[SM=g7148]
micheleravazza1968
00giovedì 1 agosto 2013 22:14
Si i monti sono a ridosso del mare e in poco tempo puoi passare dalla spiaggia alla neve.
Enrico(12) facciabianca
00giovedì 1 agosto 2013 22:22
Un giorno verrò a studiare le foreste e gli ecotipi
micheleravazza1968
00giovedì 1 agosto 2013 22:26
...e andremo a farci un giro x allevamenti..
Enrico(12) facciabianca
00giovedì 1 agosto 2013 22:40
ci sto! [SM=g7515]
cirasa72
00giovedì 8 agosto 2013 13:36
Molto belle le foto
Salvo Amico
00giovedì 8 agosto 2013 13:47
Sono dei bellissimi posti da visitare per noi appassionati di animali e della natura,sicuramente il mese di giugno sarà la stagione più adatta in quanto non fa troppo caldo.
Enrico(12) facciabianca
00giovedì 8 agosto 2013 21:31
Eh, li in alto è freddo anche ad agosto, ci ho passato il 29 luglio la notte sul pascolo in tenda con amici e ho dovuto mettere abbigliamento invernale...ed era freddo uguale ! Ma è un posto fantastico :)
Salvo Amico
00giovedì 8 agosto 2013 23:06
Re:
Enrico(12) facciabianca, 08/08/2013 21:31:

Eh, li in alto è freddo anche ad agosto, ci ho passato il 29 luglio la notte sul pascolo in tenda con amici e ho dovuto mettere abbigliamento invernale...ed era freddo uguale ! Ma è un posto fantastico :)


Allora la prossima volta visto che la notte vi sono queste basse temperature, oltre all'abbigliamento invernale conviene pure portarsi il sacco a pelo e della buona compagnia,cosi'sicuramente si passerà la notte al caldo.
[SM=g7422]
[SM=g7344]



Enrico(12) facciabianca
00giovedì 8 agosto 2013 23:57
si si, l'avevo portato..ma non ho dormito lo stesso tutta la notte

[SM=g7515]
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