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Ponte di Capodarso e la vicina fontana.
Il ponte Capodarso è un ponte del XVI secolo che attraversa l'Imera Meridionale al confine tra le attuali province di Caltanissetta ed Enna.
Il ponte è stato costruito a partire dal 1553 sul fiume Salso un tempo Imera Meridionale per ordine di Carlo V per facilitare il trasporto delle merci e delle persone nell'entroterra siciliano, tra il Val di Mazara (a cui la città e il territorio di Caltanissetta appartenevano) e gli altri due Valli. Tuttavia esso non fu praticamente mai utilizzato sino al 1847-48 quando, trasformato da ponte ad un solo arco a schiena d'asino a ponte piano a tre fornici, venne adattato per consentire il passaggio della strada rotabile Caltanissetta-Piazza Armerina.
Il collegamento rotabile con Enna fu poi terminato solo dopo l'Unità d'Italia. In seguito ad una piena anomala crollò nel 1960 e fu ricostruito secondo il disegno del XIX secolo. Il pittore francese Jean Houel ne fece un disegno ad acquarello alla fine del XVIII secolo, in quanto considerato assieme al monte Etna ed alla fonte Aretusa di Siracusa, una delle meraviglie della Sicilia (un monte, un ponte e un fonte). Esso è situato in località Capodarso (Capitarsu in siciliano), un luogo selvaggio e impervio, protetto da piccole ripide alture che chiudono il Salso in una stretta gola. Il ponte Capodarso è ancora oggi funzionante e largamente utilizzato. Fa parte della SS 122 ed è fondamentale per gli spostamenti tra Caltanissetta ed Enna, nonostante la realizzazione della sovrastante SS 626. Annualmente il ponte è attraversato dalla storica Coppa Nissena.
Il ponte di Capodarso ed il Fiume Salso.
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