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Caratteristica peculiare fondamentale di questa razza, non presente in nessun altro pollo, è la faccia interamente coperta da pelle bianca, liscia, morbida, spessa, rugosa e priva di peletti o piume. Questo bianco è dovuto, sinteticamente, ad un deposito di guanina microcristallina nei tessuti della faccia (la stessa guanina si trova negli orecchioni bianchi di tutti i polli mediterranei e nelle tracce di bianco di essi) unito ad una scarsa vascolarizzazione e irrorazione sanguigna dei tessuti della faccia, che sono dello stesso tipo di quelli degli orecchioni. La faccia deve essere interamente bianca, senza parti rosse, neppure sopra l'occhio. I galli anziani e talvolta le galline, soffrono di problemi oculari a causa dell'eccessivo inspessimento della faccia che tende a coprire l'occhio. I soggetti cosi presenti non vanno scartati però, anzi. Vanno privilegiati in quanto l'estensione della faccia è un carattere difficilmente selezionabile e i problemi alla vista sono risolvibili con un piccolo intervento dal veterinario o con una naturale tendenza di adattamento dei polli stessi. Gli orecchioni devono essere tutt'uno con la faccia e devono ''sciogliersi'' lungo il collo ed essere collegati con un lembo di pelle ai bargigli, sotto il becco. Ecco un estratto che meglio descrive le caratteristiche di questo tratto:

Summagallicana:

Vol. 2° - XXIX.2.

LA GUANINA

La guanina è così chiamata per essere stata isolata la prima volta dal guano [1] , formato dagli escrementi degli uccelli marini del Sudamerica. Si tratta di una delle due basi puriniche che fanno parte della struttura chimica dei nucleotidi DNA e RNA; chimicamente è analoga all’acido urico e alla caffeina [2] .

Essendo la guanina un componente degli acidi nucleici, è presente in ogni cellula. In certi tessuti esistono abbondanti accumuli sotto forma microcristallina oppure granulare, potendo contribuire a colorare in bianco certe distretti anatomici. I cristalli di guanina, riflettendo la luce incidente, provocano non solo il bianco, ma anche un colore argenteo come quello della superficie ventrale dei pesci, che debbono la lucentezza delle loro squame alla guanina cristallizzata. Da notare che gli uccelli produttori di guano si nutrono appunto di pesci.

La differenza anatomica fondamentale tra orecchioni rossi e bianchi - - - consiste nella dotazione in capillari sanguigni. Quando un orecchione è rosso, la sua struttura microscopica si avvicina molto a quella della cresta e dei bargigli. Al contrario, un orecchione bianco presenta un letto vascolare estremamente scarso. Di per sé questa situazione anatomica può essere responsabile di un colorito pallido, ma Louvier (1937) riuscì a dimostrare che gli orecchioni, sfrondati di carotenoidi e melanine, sono ricchissimi in purine, depositate negli strati profondi del derma, e non a livello epidermico o subepidermico.

Una caratteristica peculiare degli orecchioni è la loro particolare consistenza, in quanto ricchi di connettivo denso. Per questo si pensa a una loro funzione protettiva. Da notare che nel pulcino gli orecchioni hanno forma a mezzaluna disposta orizzontalmente. Nell’adulto, quando l’orecchione bianco presenta aree più o meno estesamente rosse, queste mostrano una ricchezza vascolare come l’orecchione totalmente rosso.

Molte razze di polli hanno gli orecchioni rossi. Delle 65 razze elencate nell’American Standard of Perfection (1953), 55 avevano l’orecchione rosso brillante, per cui si tratta di un tratto abbastanza comune. Razze ti tipo mediterraneo, come Minorca, Livorno e Spagnola Faccia Bianca, hanno orecchioni bianco-smalto. Il Gallo Rosso della giungla presenta una miscela di bianco e rosso, per lo più con predominanza del rosso.

Nella Spagnola il pigmento copre tutta la faccia, mentre il verificarsi di sconfinamenti del pigmento verso la faccia, come accade talora nella Livorno e nelle sue consorelle, caratteristica frequente in Uccelli più antichi, è una tratto non desiderato.

Un'ottima e accurata disamina, accompagnata da una pregevole documentazione iconografica, dal titolo Ears and earlobes - Orecchie ed orecchioni - è stata curata da Elly Vogelaar ed è reperibile nel web grazie al sito olandese Aviculture Europe.

Volete l’esempio di un uccello più antico del Pollo con la faccia incipriata? L’Ara ararauna . Anche le altre Ara più note, eccetto l’Ara giacinto (Anodorynchus hyacinthinus), hanno la zona periorbitale e le guance praticamente glabre tendenti al bianco. Si calcola che i progenitori degli attuali pappagalli siano comparsi sulla terra circa 50 milioni d’anni fa. Un giorno, nel dare due coccole a Pinga, la mia Ararauna, distesa in grembo come un bambino, ho finalmente osato farle uno sganascino, dico finalmente, perché la base del becco è off limits: si può solo baciare senza toccare! Mi sono accorto che il bianco delle guance non è dovuto a piume minutissime, bensì a cute bianca, dotata della stessa consistenza dell’orecchione del Pollo, anche se molto più sottile.

Nel Pollo la presenza del pigmento bianco pare abbia un’ereditarietà poligenica. Probabilmente la completa assenza in certi casi e l’esagerata espressione in altri è scaturita da una selezione di geni modificatori che hanno alterato l’originaria parziale presenza nel progenitore selvatico.

Allo scopo di non più tornare su quest’argomento, possiamo aggiungere che gli orecchioni esageratamente grandi della Spagnola Faccia Bianca non sono finora stati indagati sotto il profilo genetico. Parrebbe ovvia una base genetica, ma la sua natura è ancora ignota. Mentre molte razze hanno degli orecchioni compatti e ben definiti, nella Spagnola gli orecchioni si estendono molto al di sotto dei bargigli, invadendo la fronte e spingendosi posteriormente ai due lati del collo. Il carattere si esprime appieno solo nel soggetto di 2 anni d’età, e forse questa è una delle ragioni per cui non è mai stato studiato.

Da incroci effettuati risulta che il carattere faccia bianca sarebbe dominante, perché si evidenzia quasi totalmente in F1 in cui rimane rosso solo il sopracciglio. La faccia diventa totalmente bianca e sufficientemente ampia in terza generazione (L. T., 1994, comunicazione personale).



Fonte:

http://www.summagallicana.it/Volume2/B.XXVIIII.2.htm
[Modificato da Enrico(12) facciabianca 09/07/2013 09:08]