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Secondo quanto scrive G. Pitrè in Feste patronali, la predilezione dei nisseni per il patrono è confermata da una storia narrata da Medicano: "Quando l'Arcangelo cacciò via dal cielo Lucifero, e questi piombò in Sicilia, l'Arcangelo lo inseguì e con una sciabolata gli fece saltare un corno, che andò a cadere in Mazzara, mentre Lucifero, digrignando i denti, gli strappò da un'ala una penna, la quale andò a cadere a Caltanissetta, dove fu presa come insigne reliquia".

Ma una voce sinistra completa la storiella così: "La penna non esiste più, perché i peccati dei nisseni eran tanto grossi che la penna non volle più restare in quel paese, e volò in paradiso".